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Su due ruote alla scoperta dei sapori della Valle del Turano

Da Collato a Colle di Tora passando per Ascrea e Castel di Tora

Per tutti i buongustai, gli amanti della cucina tipica e dei sapori autentici, un itinerario che ci porta alla scoperta dei piatti dei borghi della Valle del Turano. Splendidi paesi dal fascino medievale in cui rivivono a tavola, nelle case, nelle sagre e nei ristoranti, le antiche ricette preparate con gli ingredienti del fiume, delle valli, del lago e delle splendide montagne che li circondano, i Monti Cervia e Navegna. Da Collalto Sabino a Colle di Tora, in direzione Rieti seguendo il corso del fiume, preferibilmente in sella ad una moto, fino a costeggiare le sponde del lago del Turano, alla scoperta dei sapori e degli odori della “Strada del Tartufo e della Castagna”
 

 

 

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immagine della tappa a Collalto Sabino – Gli Gnocchi

Immagine di Collalto Sabino – Gli Gnocchi

Sono tante le prelibatezze che delizieranno il nostro palato in questo itinerario attraverso la Valle del Turano, che ci farà conoscere i sapori e i prodotti tipici di quattro degli undici comuni che appartengono alla “Strada del Tartufo e della Castagna”, un’associazione di aziende e di cittadini che si impegnano a garantire sempre la qualità e la genuinità dei prodotti locali Per gli amanti delle castagne è consigliabile effettuare questo tour ad ottobre, periodo in cui tutti i paesini si animano per festeggiare sagre che celebrano questo gustoso alimento.
Tra questi anche Collalto Sabino, prima tappa del nostro tour e primo comune dell’omonima valle che prende il nome dal fiume che sarà nostro compagno lungo tutto il viaggio. Splendido paesino, incluso dall’ANCI tra i Borghi più Belli d’Italia, immerso nel verde all’inizio della Riserva Naturale dei Monti Cervia e Navegna, lo raggiungiamo da Roma in meno di un’ora con l’A24. Qui, possiamo assaggiare i fantastici gnocchetti di grano e granoturco, la particolare “pizza de n’frasco”, pizza sotto la brace e una deliziosa zuppa di fave. Prima di ripartire ci fermiamo ad ammirare il panorama su tutta la valle circostante, sulle miriadi di paesini e le montagne circostanti fino a scorgere, in lontananza, il monte più alto: il Terminillo. Per digerire facciamo due passi nel centro storico dove visitiamo la trecentesca Chiesa di San Gregorio Magno e il Santuario di Santa Maria.

immagine della tappa c Ascrea – il Tartufo

Immagine di Ascrea – il Tartufo

Proseguiamo per circa 17 km, sempre all’ombra dei Monti della Riserva, per raggiungere il borgo di Ascrea, affacciato sulle sponde del lago del Turano, che qui ha un bacino ancora piuttosto stretto. Qui il tartufo la fa da padrone. Infatti, del comune di Ascrea – aderente all’associazione “Città del Tartufo” - fa parte il piccolo centro di Stipes, ubicato subito dopo Castel di Tora e Colle di Tora, in direzione Rieti. La frazione di Stipes è il centro che vanta la maggiore produzione di tartufi di tutta la zona ed anche i funghi porcini non sono da meno. Ad Ascrea possiamo degustare delle ottime fettuccine al tartufo o ai funghi porcini, protagonisti questi ultimi di una sagra che si tiene ad agosto in paese. Qui il paesaggio è splendido in tutte le stagioni e il clima piuttosto mite. Vale la pena fare una passeggiata per il centro storico da cui è possibile ammirare un panorama eccezionale sulla valle e sul borgo e visitare la  duecentesca Chiesa di San Nicola di Bari.

immagine della tappa d Castel di Tora

Immagine di Castel di Tora

Quattro chilometri di via Turanense e il lago del Turano si apre davanti a noi in tutta la sua bellezza. Le acque di un celeste “artificiale” ci accolgono incorniciate da una natura di un verde spento, da quadro impressionista. Saliamo fino al paesino di Castel di Tora, fra i Borghi più Belli d’Italia, che affaccia sul bacino acquifero e sul dirimpettaio Colle di Tora, che giace sulla sua lingua di terra che sembra galleggiare, come una foglia gigante, sulle acque del lago.
Siamo già nel territorio dell’olio della Sabina DOP. Dal vicino comune di Poggio Moiano, infatti, arriva quotidianamente per allietare i piatti più gustosi della tradizione, il prezioso condimento.
Qui è possibile degustare piatti a base di ingredienti della montagna, che da dietro “vigila” sul caratteristico borgo dalle architetture medievali. Assolutamente da assaggiare, oltre agli strigliozzi, è il “Polentone”, una fusione tra polenta e pesce, in particolare baccalà, tonno, alici e aringhe, da provare in occasione della festa ad esso dedicata la prima domenica di Quaresima.
 

immagine della tappa c Colle di Tora

Immagine di Colle di Tora

A Colle di Tora il protagonista indiscusso in cucina è il lago. Nei ristoranti e in occasione delle sagre, oltre ai pesci del lago, tra cui gustosissime sono le cosiddette “ruelle” o “rosciole”, vanto del borgo è il fagiolo “a pisello”, unico nel suo genere e festeggiato tra le vie del borgo in occasione di un’importante sagra ad ottobre.
 

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Commenti e suggerimenti dei visitatori:

daniel15/04/2014 04:39

Posti mozzafiato e si mangia benissimo, sapori di una volta...introvabili!